Infermieri. Nursind: “Boom iscritti, ora nuovi contratti per pubblico e privato”
Roma, 9 gennaio – “Non c’è tempo da perdere, bisogna rimettere mano al più presto al contratto della sanità pubblica e, questa volta, farlo tenendo presente le istanze di chi ci lavora. Il Ccnl, sebbene sia scaduto già da oltre un anno, non ha infatti ancora trovato piena attuazione: sul territorio, sindacati e aziende stentano a dare pieno adempimento alle norme nazionali, a riprova del fatto che i lavoratori non hanno gradito le scelte compiute a livello centrale”.
E’ l’appello-auspicio per il 2020 che lancia il Nursind infermieri, dopo l’exploit di iscritti che ha registrato nel 2019. “A fine anno abbiamo superato i 40 mila iscritti tra i lavoratori – evidenzia il segretario nazionale Andrea Bottega -. Non solo, ma il trend è in costante crescita anche nel privato, come dimostra il boom di preferenze alle recenti Rsu all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano (il 30.8 per cento di preferenze contro l’8.8 per cento di consensi raccolti da Cgil, Cisl e Uil)”.
Il sindacato di categoria, forte di questi numeri, chiede anche con forza, che venga “sottoscritto finalmente il contratto per il comparto privato, riconoscendo pure in questo ambito l’effettiva rappresentatività sindacale”. “Noi siamo pronti alla nuova sfida – conclude Bottega – e con noi tutti gli infermieri che hanno condiviso e premiato la nostra scelta di non sottoscrivere l’attuale Ccnl e, proprio in ragione della nostra coerenza, continuano a rinnovarci la loro fiducia”.